Ptosi

Ptosi palpebrale

La ptosi palpebrale è un cedimento strutturale delle palpebre (prevalentemente superiori), mono o bilaterale. Gli occhi appaiono “piccoli” e chiusi e si arriva persino all’impossibilità di un’apertura volontaria degli stessi e ad una contrazione massimale di compenso del muscolo della fronte che si presenta con rughe profonde e presenti particolarmente da un solo lato ove vi è una elevazione di compenso del sopracciglio. E’ caratteristica è la posizione del capo detta “ sguardo da astronomo”. In alcuni pazienti diviene addirittura necessario tenere aperte le palpebre con le dita o apporre dei cerotti.
E’ molto importante valutare nei bambini la ptosi in quanto a seconda del grado di chiusura palpebrale possono sviluppare ambliopia o un ritardo nello sviluppo dovuto alla limitazione dell’organo della vista.
I muscoli deputati all’elevazione della palpebra superiore sono: l’elevatore della palpebra superiore, innervato dal III nervo cranico o oculomotore che è anche responsabile della maggior parte dei movimenti dell’occhio, ed il muscolo di Muller, innervato dal sistema simpatico che è in grado di produrre un’elevazione di 1-2 mm.
La chiusura e l’apertura delle palpebre è possibile anche grazie all’azione del muscolo orbicolare, innervato dal nervo facciale o VII nervo cranico.
Dall’azione coordinata di tutti questi muscoli si ottiene un corretto rapporto tra statica e dinamica palpebrale.
Di fronte ad una ptosi la prima valutazione mira a stabilire se è congenita ovvero presente dalla nascita oppure se è comparsa e progredita nel tempo ed è così detta acquisita.
Questa distinzione e fondamentale per impostare una terapia chirurgica corretta. Fotografie del paziente possono aiutare l’oculista nell’identificare la tipologia di ptosi

Ptosi congenita

Ptosi congenita

La ptosi è data dalla mancata funzione del muscolo sebbene l’impulso nervoso all’elevazione sia presente. Rientrano in questa classificazione malformazione e/o sviluppo incompleto, distrofia, degenerazione o qualsiasi tipo di insulto traumatico del muscolo elevatore della palpebra superiore.
Può essere unilaterale o bilaterale ed è di solito caratterizzata dalla riduzione o dall’assenza della funzione del muscolo elevatore e dall’ assenza della piega palpebrale.
La ptosi palpebrale congenita si può ritrovare in molte sindromi e può associarsi con una disfunzione del muscolo retto superiore, ambliopia (mancato sviluppo della vista), astigmatismo e strabismo.
Altre cause di ptosi palpebrale miogena includono:

  • oftalmoplegia esterna progressiva
  • fibrosi congenita
  • disordini della giunzione neuromuscolare (come ad esempio la miastenia)
  • distrofie muscolari (come la distrofia miotonica)

Anche un trauma diretto può danneggiare il muscolo elevatore senza colpire la sua aponeurosi o la sua innervazione.

Ptosi palpebrale neurogena (di origine neurologica)

E’ determinata da un mancato arrivo dello stimolo nervoso al muscolo elevatore.
Le cause di ptosi palpebrale neurogena sono:

  • disfunzioni del III nervo cranico (oculomotore)
  • sindrome di Horner (perdita dell’innervazione simpatica del muscolo di Muller)
  • fenomeno di Marcus-Gunn (durante la masticazione si assiste ad una retrazione della palpebra ptosica
  • botulismo (pupille dilatate, bocca asciutta, paresi flaccida e ptosi
  • sclerosi multipla
  • emicrania oftalmoplegica.

La palpebra appare “piatta”, non è presente la plica palpebrale , le ciglia sono ptosiche.
Al sospetto si esegue “la prova dei colliri” ovvero, stimolando i recettori adrenergici muscolari instillando un collirio alla fenilefrina la palpebra si eleva perché il muscolo è conservato e risponde alla richiesta di contrazione indotta.

Ptosi aponeurotica o acquisita

È la forma più comune di ptosi palpebrale acquisita, quindi non presente dalla nascita. E’ dovuta ad un fenomeno progressivo di allungamento per degenerazione dell’aponeurosi o tendine del muscolo elevatore, la plica palpebrale è presente, molto arretrata ed è tipicamente asimmetrica, ma il muscolo elevatore mantiene le sue capacità contrattili.
A volte questa condizione è data da un trauma o da una chirurgia oculare pregressa.

Ptosi traumatica

Indotta da traumi o lesioni

Ptosi meccanica

Viene indotta da:

  • reazioni cicatriziali
  • neoformazioni palpebrali
  • blefarocalasi