Agli strati precedentemente descritti se ne aggiunge un sesto, lo strato di Dua, di recente scoperta. Questo strato è localizzato nella parte posteriore della cornea, è spesso all’incirca 15 micron e può essere messo in evidenza solo mediante microscopia elettronica, previa insufflazione di aria nello spessore della cornea stessa.
La cornea è avascolare, riceve nutrimento dalle anse vascolari del limbus. Dalla parte interna l’endotelio corneale riceve nutrimento dall’umor acqueo contenuto nella camera anteriore.
La cornea è molto innervata con piccoli rami mielinizzati del nervo oftalmico che in parte formano un plesso profondo sopra l’endotelio, in parte attraversano l’endotelio corneale e si proiettano perpendicolarmente nello stroma per poi formare un plesso al di sotto dell’epitelio corneale. Un ultimo plesso sottobasale è costituito da quei piccoli nervi che attraversano la membrana limitante anteriore e si proiettano come terminazioni nervose libere tra le cellule epiteliali; tali assoni presentano caratteristiche espansioni tondeggianti. A partire dall’entrata nello stroma le sottili terminazioni nervose diventano amieliniche. I nervi della cornea sono responsabili dei riflessi dell’ammiccamento e della stimolazione alla produzione del film lacrimale.
La funzione della cornea è quella di permettere il passaggio della luce verso le strutture interne dell’occhio, facendo convergere i raggi luminosi sul piano retinico e per precisione sulla fovea.
Il suo potere medio di lente è di circa 43 diottrie, la superficie anteriore (convessa) ha un potere diottrico di +48 diottrie, mentre la faccia interna (concava) ha un potere diottrico di -5 diottrie.
La cornea può essere sede di traumi, processi patologici ulcerativi (ulcera corneale), infiammatori (cheratiti), degenerativi (gerontoxon), iperplastico-degenerativi (pterigio), distrofici (cheratocono), tumori benigni o maligni etc.
L’opacità corneale è un difetto di trasparenza a seguito di processi degenerativi, cheratiti o ulcere; a seconda del grado di opacamento si distinguono: la nubecola o il leucoma, l’acuità visiva è inversamente proporzionale all’entità dell’opacità corneale ed è tanto minore quanto più centrale è il leucoma.
Al potere diottrico totale della cornea contribuisce in gran parte la sua forma, così che modificazioni della normale curvatura della superficie corneale determinano anomalie della focalizzazione delle immagini sulla retina.