Entropion

Attenzione: la pagina contiene immagini di intervento chirurgico!
Le immagini potrebbero urtare la sensibilità dei lettori!
L’entropion consiste nell’inversione (rotazione verso l’interno del margine libero della palpebra inferiore e/o superiore) con conseguente contatto delle ciglia con il bulbo oculare.
Il contatto delle ciglia con la cornea provoca le lesioni abrasive della superficie corneale e congiuntivale che possono complicarsi anche con lesioni severe quali ulcere, ascessi corneali o infiltrati e leucomi con compromissione della funzione visiva.
L’intervento chirurgico è l’unica soluzione permanente per questa patologia
Il trattamento con tossina botulinica, indicato solo in caso di entropion spastico è temporaneo.
Si tratta di un intervento in anestesia locale eseguito in regime di Day Hospital da eseguire a brevissimo termine.
Classificazione dell'Entropion
L’entropion di solito è
- acquisito in età senile in relazione a processi involutivi che indeboliscono le strutture palpebrali ed i loro tendini
- spastico causato da irritazione oculare persistenti, da un trauma chirurgico o da blefarospasmo.
- cicatriziale per esiti riparativi trattivi causati da malattie autoimmunitarie o da traumi quali ustioni, causticazioni, traumi lacero-contusi, etc).
- raramente è congenito
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Sintomi
I principali sintomi sono la sensazione di irritazione oculare e di corpo estraneo e lacrimazione.
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Diagnosi
Visita Oculistica preoperatoria
Esame oftalmologico completo e valutazione della salute generale.
Si indagano l’eventuale presenza di allergie , terapie farmacologiche con attenzione alle terapia con anticoagulanti e antiaggreganti.
L’esame oftalmologico: l’esame alla lampada a fessura evidenzia i segni indotti dell’entropion su congiuntiva e cornea si esegue la misurazione dell’acuità visiva con miglior correzione, la misurazione della pressione intraoculare e l’esame del fondo oculare non ultima la valutazione della posizione e della pervietà delle vie lacrimali.Fotografie delle palpebre nelle diverse posizioni di sguardo come quadro di riferimento preoperatorio e per il confronto con il postoperatorio.
Colloquio informativo
Posta l’indicazione chirurgica e descritta la procedura operatoria si discutono rischi e benefici del caso specifico -
Terapia chirurgica-funzionale e/o estetica
L’intervento principale è detto LATERAL TARSAL STRIP.
L’intervento viene eseguito in un ambiente sterile (sala operatoria), in anestesia locale associata o meno ad una sedoanalgesia.
L’intervento chirurgico ha l’obiettivo di riposizionare il margine palpebrale ed il bordo ciliare.
Si esegue alla palpebra inferiore, una incisione cutanea subciliare a 2 mm.
Prima si riduce la lassità orizzontale della palpebra sganciando ed accorciando i legamenti laterali e riagganciandoli all’inserzione periostea orbitaria, successivamente si corregge la componente verticale palpebrale quindi vengono esposti e reinseriti i muscoli retrattori della palpebra inferiore e si accorcia per plicatura, riancorandolo al piatto tarsale palpebrale, il muscolo orbicolare.
A termine si associa una sospensione cantale.In questo caso si tratta di una procedura chirurgica associata grazie alla quale la palpebra viene ancorata al margine orbitario con dei punti non riassorbibili per ristabilire la giusta tensione palpebrale. Per eseguire questa manovra chirurgica l’incisione sottociliare viene prolungata per circa 3 cm verso il canto esterno.
Postoperatorio
Si medica con garze compressive fredde per ridurre l’edema palpebrale e perioculare.
Il giorno dopo il paziente viene al controllo. Vengono rimosse le medicazioni, si verifica lo stato di tenuta delle suture e la posizione palpebrale.
In settima giornata vengono rimossi i punti di suturaComplicanze
L’intervento di correzione dell’entropion è considerato relativamente sicuro ma è possibile il verificarsi di alcune complicazioni:- Ectropion della palpebra inferiore: l’eversione del bordo libero della palpebra inferiore può essere causato da una ipercorrezione dell’entropion. Spesso si risolve spontaneamente con la ripresa dell’attività muscolare, con un adeguato massaggio o con la rimozione anticipata delle eventuali suture evertenti; raramente è necessario un reintervento correttivo.
- Ipocorrezione e recidiva: è possibile e può necessitare un ulteriore intervento chirurgico.
- Sanguinamento: si può manifestare durante e più raramente dopo l’intervento anche con esami ematochimici (del sangue) normali e con tecniche chirurgiche adeguate. Molto raramente necessita della riapertura della ferita o di drenaggio.
- Deiscenza (apertura) della ferita per ritardata o difficile cicatrizzazione: è necessario riapporre le suture.
- Chemosi congiuntivale (scollamento della membrana trasparente, la congiuntiva, che avvolge l’occhio per raccolta di liquido): in genere autorisolvente nel tempo.
- Infezione: è rara dopo l’intervento in quanto è limitata dalla ricca vascolarizzazione dei tessuti palpebrali. È risolvibile in genere con una terapia antibiotica adeguata.
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Lateral Tarsal Strip